Isola Sud!

Wellington dal traghetto.

Martedì 30 aprile 2013. In viaggio: giorno 61. In Nuova Zelanda: giorno 7.

Nella discesa verso sud ieri mi sono fermato a Otaki, un anonimo paesino a circa un'ora da Wellington. Grazie all'efficiente ufficio informazioni ho prenotato il traghetto per il trasferimento verso l'Isola Sud. Il costo del biglietto purtroppo è molto superiore a quel che immaginavo; oltre 200 dollari sola andata… 150 dollari per il campervan, più 50 dollari a persona. Effettivamente si tratta di oltre tre ore di viaggio, ma comunque mi aspettavo di spendere meno della metà.

In attesa di partire, ho passato un paio d'ore a Wellington, dove ho gironzolato un po' senza meta nei dintorni del molo e della stazione dei treni. Il mix di colline boscose, spiaggette, edifici bianchi e bassi, un centro con alti palazzi, mi ricorda Sydney, ma qui il mare sembra più freddo e le spiagge più piccole. Passando per il grande supermercato inserito nel palazzo della stazione ho nuovamente notato gli strani frutti che ho sperimentato ieri per la prima volta. Originari della Nuova Zelanda, sono assolutamente buonissimi e si chiamano Feijoas. Slurp!

Dopo i buonissimi kiwi dorati, ecco i Feijoas.

Il traghetto è del tutto simile, per dimensioni, struttura, ristorante, poltrone, a quello che fa servizio fra Italia e Corsica. Oltre al simpatico signore che esibiva un'improbabile maglietta del Lago di Garda (non c'è mai stato, non sapeva nemmeno in che parte d'Italia fosse), ho casualmente incontrato una bella coppia di italiani.

Si tratta di Piero e Antonella, lui sardo, lei pugliese trasferita a Milano. Piero è un cantante lirico professionista e in questi mesi sta lavorando in Nuova Zelanda, dove presenta Madama Butterfly di Puccini nelle città più importanti. E' riuscito a ricavarsi una decina di giorni di pausa e così Antonella l'ha raggiunto, per una breve vacanza nel lembo più settentrionale dell'Isola Sud (Mangarakau, Cape Farewell, e Farewell Spit). Ci siamo incontrati quando ormai mancava pochissimo all'arrivo, ma siamo comunque andati oltre il banale e mi resterà sempre un bel ricordo di loro. Piero mi avrebbe anche invitato alla prima rappresentazione dell'opera a Wellington, ma sarà l'11 maggio, troppo tardi; quella mattina dovrò infatti essere già a Auckland per riconsegnare il campervan. Ha anche accennato alla possibilità di assistere alle prove generali il 9 maggio. Forse forse potrei riuscire ad organizzarmi; non appena avrò le idee più chiare sul programma dei prossimi giorni proverò a ricontattarlo. Certo sarebbe un'occasione unica, e forse per le prove generali non è nemmeno necessario un vestito da sera, che ovviamente non ho.

L'inconsapevole amante del Lago di Garda.

Ecco Antonella e Piero.

L'Isola Sud mi ha accolto con il buio e con la pioggia, ma ho subito notato che i villaggi sono molto più rari e le colline dalle belle forme tondeggianti sono più selvagge. Ulteriore segnale, l'autoradio spesso non riceve nemmeno una stazione… eh, mi sembra di essere tornato in Scozia. Per la notte mi sono piazzato in un'area picnic isolatissima, più o meno a metà strada fra Blenheim e Kaikoura, lungo la costa est.

Primissimo contatto con l'Isola Sud, all'imbocco del fiordo che porta a Picton, punto d'arrivo del traghetto.

Mi sto studiando il programma dei prossimi giorni. Vorrei puntare tutto sul Milford Track, 4 giorni a piedi nei fiordi del Sud, con cascate alte mezzo chilometro e arrivo nel celeberrimo Milford Sound. Purtroppo sembra che la stagione dei grandi cammini si concluda oggi 30 aprile e che tutti i servizi di trasporto – necessari visto che sono indispensabili alcuni trasferimenti in nave – siano sospesi fino alla fine dell'inverno. Domani cercherò di scoprire se esiste qualche possibilità. Comunque sia, viste la distanze e i pochi giorni a disposizione, è chiaro che dovrò sorbirmi (o gustarmi…) alcune sessioni di guida da 500km al colpo.

 

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