Nepal a piedi

Bandiera del Nepal, da Wikipedia

Finalmente ho definito tutti i dettagli per la prima tappa: 24 giorni in Nepal, con un lungo trekking e un safari nella giungla.

I voli

Per prima cosa, ecco gli orari esatti dei voli:

  • Sabato 2 marzo 2013. Volo CX 6746 Dragonair. Da Hong Kong a Kathmandu. Arrivo alle 22:10.
  • Lunedì 25 marzo 2013. Volo CX 6731 Dragonair. Da Kathmandu a Hong Kong. Partenza alle 23:30.

Modalità

L'intenzione iniziale era di camminare lungo il celeberrimo circuito dell'Annapurna, senza guide e senza portatori. Dopo essermi documentato e aver letto alcuni libri (in particolare la versione pdf di Lonely Planet Trekking in the Nepal Himalaya Guide), mi sono reso conto che non sarebbe stato prudente procedere in solitaria.

Ho allora pensato di cercare, una volta arrivato a Kathmandu, una guida nepalese che potesse accompagnarmi lungo il percorso: una soluzione che, oltre ad aggiungere molto dal punto di vista della sicurezza e della tranquillità, potrebbe rivelarsi estremamente interessante dal punto di vista culturale. Stando al libro, una guida con tutte le certificazioni necessarie potrebbe costare fra i 15 e i 20 dollari al giorno.

Tanto per non restare con le mani in mano, ho provato a cercare una guida ancora prima di partire, via internet. Ho così scoperto che, solo a Kathmandu, esistono almeno 500 agenzie specializzate in trekking, ciascuna con il suo sito internet, con proposte e prezzi. A dir la verità i siti sembrano fatti con lo stampino, stesse sezioni e grafica solo leggermente diversa, ma va bene così. La modalità trekking di gran lunga più comune consiste nell'unirsi a un gruppo – da 2 a 12 persone – con guida e un portatore ogni due clienti. Solitamente queste offerte includono quasi tutto: guida e portatori, soggiorno e visita turistica a Kathmandu, documenti vari, alloggio e pasti nelle teahouses lungo il cammino, trasporti, assistenza all'aeroporto, ecc. Restano escluse le bibite, le mance, e poco altro.

Pur consapevole che non ci si può fidare completamente, ho usato le recensioni di tripadvisor come punto di partenza. Ho contattato quattro delle agenzie più quotate, spiegando le mie esigenze. A parte una che non mi ha mai risposto, le altre sono state rapidissime e mi hanno sempre trattato in modo molto professionale e cortese. Una (Nepal Hiking Team) mi ha proposto di unirmi a un piccolo gruppo (altro cliente + guida + portatore) per affrontare un trekking decisamente più impegnativo (e costoso) nel gruppo dell'Everest. Un'altra (Mosaic Adventure) mi ha proposto di concatenare un safari di tre giorni nella giungla del Chitwan e il circuito dell'Annapurna. L'ultima (Outfitter Nepal), quella che alla fine ho scelto, mi ha proposto la stessa cosa, invertendo però l'ordine (prima Annapurna Circuit, poi Chitwan), garantendomi inoltre la possibilità di viaggiare da solo con una guida, senza portatori. I prezzi sono piuttosto codificati e tutte le agenzie che ho considerato sono allineate. Il circuito dell'Annapurna costa circa 1200 dollari, mentre il safari circa 200. Alla fine pagherò 1420 dollari, incluse le giornate aggiuntive a Kathmandu: circa 45 euro al giorno, tutto compreso.

Il programma

Ecco un programma di massima (se non subentranno imprevisti):

  • Sabato 2 marzo, giorno 1: arrivo a Kathmandu alle 22:10.
  • Domenica 3 marzo, giorno 2: visita guidata a Kathmandu e preparazione trekking.
  • Lunedì 4 marzo, giorno3: da Kathmandu a Bhulbhule (870m) (7 ore di bus).
  • Martedì 5 marzo, giorno 4: a piedi da Bhulbhule a Chamje (1410m) (6 ore).
  • Mercoledì 6 marzo, giorno 5: a piedi da Chamje a Dharapani (1960m) (6 ore).
  • Giovedì 7 marzo, giorno 6: a piedi da Dharapani a Chame (2675m) (5 ore).
  • Venerdì 8 marzo, giorno 7: a piedi da Chame a Pisang (3100m) (5 ore).
  • Sabato 9 marzo, giorno 8: a piedi da Pisang a Manang (3440m) (5 ore).
  • Domenica 10 marzo, giorno 9: giornata di riposo a Manang per acclimatamento (3440m).
  • Lunedì 11 marzo, giorno10: a piedi da Manang a Yak Kharka (4350m) (3 ore).
  • Martedì 12 marzo, giorno 11: a piedi da Yak Kharka a Thorung Phedi (4420m) (3 ore).
  • Mercoledì 13 marzo, giorno 12: a piedi da Thorung Phedi a Muktinath (3850m), transitando dal passo Thorung La (5416m) (8 ore).
  • Giovedì 14 marzo, giorno 13: a piedi da Muktinath a Kagbeni (2895 m) (3 ore).
  • Venerdì 15 marzo, giorno 14: a piedi da Kagbeni a Marpha (2650m) (5 ore).
  • Sabato 16 marzo, giorno 15: a piedi da Marpha a Ghasa (2013m) (6 ore).
  • Domenica 17 marzo, giorno 16: a piedi da Ghasa a Tatopani (1189 m) (5 ore).
  • Lunedì 18 marzo, giorno 17: a piedi da Tatopani a Ghorepani (2853 m) (7 ore).
  • Martedì 19 marzo, giorno 18: a piedi da Ghorepani a Hille (1475m), passando da Poon Hill (3180m) (5 ore).
  • Mercoledì 20 marzo, giorno 19: a piedi da Hille a Nayapul (1050m.), poi in auto fino a Pokhara.
  • Giovedì 21 marzo, giorno 20: da Pokhara a Chitwan (6 ore di bus).
  • Venerdì 22 marzo, giorno 21: safari e altre attività a Chitwan.
  • Sabato 23 marzo, giorno 22: da Chitwan a Kathmandu, via bus.
  • Domenica 24 marzo, giorno 23: giornata di relax a Kathmandu.
  • Lunedì 25 marzo, giorno 24: partenza dall'aeroporto, alle 23:30.

Ecco una mappa del percorso, così come appare su sito di Outfitter Nepal:

Mappa del Nepal e del Circuito dell'Annapurna (da Outfitter Nepal)

Incontri sorprendenti

Sembra incredibile, ma questa volta ho cominciato a fare incontri interessanti ancora prima di partire! Grazie all'ultimo numero de Il Cammino (nel quale sono stato citato), mi ha contattato l'autrice dell'interessantissimo blog Cambio Rotta. Per farla breve, saremo entrambi in Nepal, sullo stesso percorso, ed esattamente negli stessi giorni. A meno di improvvisi cambiamenti di programma, credo ci incontreremo senz'altro lungo il cammino. Più dettagli sul suo post Trekking da sola in Nepal, senza guide e portatori.

 

6 thoughts on “Nepal a piedi

  1. Complimenti davvero,il percorso è molto tosto;come deformazione professionale mi è venuto subito da chiedermi se ti hanno consigliato farmaci/integratori e quali

    • grazie Marta!
      domanda molto pertinente perché giusto domani farò un po’ di shopping in farmacia. Qualche settimana fa sono stato all’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, dove c’è un servizio di consulenza per i viaggiatori. In base ai paesi toccati, una dottoressa suggerisce quali vaccinazioni e profilassi seguire.
      Mi hanno anche dato un elenco di farmaci per il viaggio. Ecco i punti principali:
      _ antibiotico a largo spettro (per es. a base di ciprofloxacina, o trimetoprim-sulfametossazolo, o azitromicina, ecc); da assumere per es. in caso di diarrea grave con febbre e/o sangue nelle feci.
      _ antidolorifico / antipiretico (per es. a base di acido acetilsalicilico o paracetamolo ecc): in caso di dolori o febbre alta.
      _ antidiarroico (per es. a base di loperamide): in caso di diarrea moderata, ma non grave.
      _ antivomito (per es. a base di metoclopramide o di domperidone)
      _ antichinetosico (per es. a base di dimetidrinato, o prometazine o scopolamina transdermica)
      _ crema cortisonica (clortetraciclina o gentamicina) / antibiotica.
      _ repellente per insetti (l’unica cosa che ho già comprato).
      _ disinfettante per acqua e per ferite.

      Hai qualche suggerimento aggiuntivo? grazie ancora

  2. Zitt-zitt sei partito infine, eh?! Ti auguro un stupendo viaggio, tante belle eperienze e tanta bella gente ma per come ti conosco sono sicura che te la caverai benissimo! Io intanto continuo a scarpinare per vette nostrane in attesa di rivederti per ascoltare i tuoi racconti – in cammino, ovviamente!
    un abbraccio,
    Verena

  3. Salve , stò preparando un viaggio in Nepal in solitaria per ottobre 2013 , e finora sono molto deluso dalle offerte di viaggio che si fanno nel posto,mi spiego. Solitamente viaggio solo e per mesi dormendo in guest houses- tenda-baracche-bungalow molto low cost , camminando con il mio zaino e prendendo bus treni bici tuk tuk ecc…ma mi stò rendendo conto che in nepal è impossibile un viaggio del genere. Ora ; cercando informazioni ho scovato questa pagina e il racconto del tuo/suo viaggio,e le speranze si sono riaccese. Le sarei veramente grato se al suo ritorno mi potesse dare info precise su dove e come si può dormire all’aperto in tenda ( io ho attrezzatura tecnica alpinismo da -15°) , o alberghetti,nomi di luoghi ,di persone,consigli. Ad esempio il cibo lo ha portato con se o lungo la strada ci sono villaggi o baracche dove acquistare qualcosa? Lo so che le sembrano strane queste domande e non mi sorprenderebbe se non mi rispondesse.Ps. Penso poi di proseguire per il Bhutan e L’india. Magari un giorno ci si becca in giro. Grazie mille saluti. Carlo Canessa

    • Ciao Cerlo, perché dici che è impossibile? Ho conosciuto tanta gente che anche in Nepal si muove seguendo il tuo stile. Dipende però un po’ anche da quale percorso decidi di seguire.
      Nel caso dell’Annapurna Circuit ci sono così tante teahouse per dormire e mangiare che non serve né tenda, né trasportare cibo. I prezzi sono così accessibili che usare la tenda porterebbe a riparmi del tutto trascurabili. Anzi, talvolta mangiare e dormire costa meno del solo mangiare…
      Per altri trekking il discorso è diverso e potrebbe risultare importante appoggiarsi ad una guida o a un gruppo. Come avrai letto, io ho fatto tutto il cammino con una guida nepalese. A distanza di tempo, sono contento di questa scelta, anche se probabilmente me la sarei cavata anche da solo, appoggiandomi in caso di bisogno ai tanti camminatori che si incontrano giorno per giorno.

  4. Caro escursionista anch’io, fine anni 1960 o inizio 1970 non ricordo bene, ho fatto il periplo degli Annapurna passando per il Passo Torong La. Escursione nepalese organizzata dal prete alpinista di Bologna Don Arturo Bergamaschi (l’anno seguente il viaggio (pure arganizzato da Don Arturo, fu al campo base dell’Annapurna Fang; in seguito organizzò un viaggio anche in Butan; al quale per gravi impegni io non potei partecipare.
    Non ebbi alcun problema durante il lungo viaggio di circa 400 chilometri, mi pare. Su al Passo Torong La, dove il cielo era di un blu intenso e da dove si intravvedeva addirittura il pianeta venere (mi pare) non ebbi alcun problema, anzi stavo meglio di qualche portatore nepalese. Veramente fu un trekking fantastico ed indimenticabile.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *