Quattro rovine e tanti pomodori

Giovedì 27 giugno 2013. In viaggio: giorno 120. In Turchia: giorno 9. A piedi: giorno 37.

Via Licia: giorno 4. Da Gavurağılı a Xanthos, 16km.

Sulla mappa appare spesso un simbolo formato da tre pallini neri che, stando alla legenda, dovrebbe indicare la presenza di rovine. Durante i primi tre giorni di cammino ho sfiorato parecchi di questi siti, senza però notare nulla di particolare, se non al massimo qualche anonimo muretto mangiato dalla vegetazione. Oggi la musica è cambiata, finalmente ho camminato in mezzo ai resti di alcune delle più importanti città dell'antica Licia. Ecco le quattro rovine di oggi.

Rovine di Pydnai, viste dall'alto.

Prima rovina: Pydnai

Un grande quadrato di mura, con torrette e fortificazioni, già ben visibile dall'alto lungo il sentiero (vedi foto). Sentiero che poi entra fra le rovine, dove oggigiorno c'è solo bassa vegetazione dominata da ulivi e querce secolari. Le condizioni dei muri e delle torrette mi sembrano a dir la verità troppo buone per avere oltre 2000 anni. L'impressione è che si tratti delle rovine di un castello medioevale, ma vedrò di approfondire più avanti quando avrò una connessione a internet decente.

A Letoon.

Seconda rovina: Letoon

La presenza della classica comitiva di giapponesi mi fa immediatamente capire che il sito è famoso. In effetti, l'anfiteatro, il tempio, la distesa di colonne spezzate dai terremoti, rappresentano il primo vero e proprio sito archeologico della Via Licia. Non capisco se per incuria o per preservarlo meglio, una buona parte del sito è allagata, con tanto di paperelle. Pur nella diversità, questo luogo mi richiama alla memoria le rovine di Olimpia, in Grecia.

Anfiteatro a Letoon.

Terza rovina: Xanthos

Una delle capitali della Licia. Una vera e propria città che, nel corso della storia, è stata appunto capitale della Licia, poi è stata conquistata dai persiani, secoli dopo dai romani, per poi essere abbandonata intorno al settimo secolo. Oggi non ho tempo di visitarla per bene, anche perché sono arrivato bollito. Recupererò domani.

Quarta rovina

La quarta rovina sono io. La tappa di oggi, pur essendo altimetricamente quasi piatta, è un disastro dal punto di vista della navigazione. Lunghissimi tratti senza segnavia; mappa decisamente poco precisa; punti critici con strade non segnate. Da Pydnai alla spiaggia, breve tratto che comunque va classificato come infernale, i segnavia sono così scoloriti da essere quasi del tutto invisibili. Senza GPS oggi non avrei trovato la strada giusta e avrei perso una montagna di tempo.

Tratto di strada massacrato dal sole.

Il sole picchia più che mai e le condizioni sono decisamente di caldo torrido. Il tratto pianeggiante dalla spiaggia a Letoon, percorso poco dopo mezzogiorno, è stato particolarmente duro per la mancanza di ombra. D'ora in poi è proibito mettersi in cammino dopo le 11, pena seri rischi per la salute. Ho deciso che domani mi fermerò tutto il giorno qui a Kınık, con l'idea di visitare con calma le rovine di Xanthos.

Simpatico amico che mi ha attraversato la strada.

Un aspetto che mi ha colpito di questa zona piatta piatta è l'incredibile distesa di serre di pomodori. Bruttissime a vedersi, è però evidente che per gli abitanti della zona tutto gira intorno ai pomodori. Incredibili i cartelloni pubblicitari; tutti, ma proprio tutti, dedicati esclusivamente a decantare le magiche caratteristiche delle differenti sementi di pomodoro (vedi foto).

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *