GOW, la tappa più dura

Domenica 21 aprile 2013. In viaggio: giorno 52. In Australia: giorno 11. A piedi: giorno 23.

Great Ocean Walk: giorno 4. Da Johanna Beach a Devils Kitchen, 26.6km.

Un tizio che ha la casa sul cammino ha installato pirata e cassa del tesoro: preziosa acqua e mele gratis. Se invece si vuole la marmellata bisogna pagare un doblone d'oro (i.e. la moneta da 1 dollaro australiano).

Ormai mi sto abituando alla vita da campaggiatore GOW. Si arriva, si appoggia lo zaino nello shelter, poi si cerca una buona piazzola (tanto sono sempre da solo e sono tutte libere) e… base, paletti, copertura, picchetti grandi, tiranti, picchetti fini, materassino attivato, sacco a pelo: tutto pronto!

Oggi doveva essere la tappa più dura, ed effettivamente lo è stata. Non tanto per la lunghezza in sé, 26.6km, ben sotto la tappa media del Cammino2012, ma per i continui saliscendi. La costa è fatta di tante insenature, ognuna delle quali forma una valletta stretta e ripida che sale fino a collegarsi alle colline dell'entroterra. Il GOW passa le infinite insenature prima scendendo fin quasi al mare, poi risalendo l'altro versante – ripidissimo – con dislivello in salita ogni volta compreso fra i 70 e i 150 metri.

Ne vale la pena, però. Quella di oggi, complice l'inaspettato (inaspettatissimo!) bel tempo, è stata la tappa più spettacolare finora. Se in futuro dovessi tornare da queste parti e avessi solo un giorno a disposizione, rifarei senz'altro proprio questi 26.6km.

Canguro gigante proprio sulla mia strada.

Ho fatto amicizia con i canguri. Stamattina un gruppo di tre giovani maschi (vedi foto sopra) che provavano, fra loro, tecniche di lotta. Poi, nel pomeriggio mi sono dovuto confrontare con un canguro gigante, molto più alto di me, forse era intorno ai due metri e venti (vedi foto). Si stava riposando proprio a lato sentiero e quando mi ha sentito arrivare si è alzato in tutta la sua altezza. Ci siamo guardati negli occhi, poi lui ha cominciato a scuotere la testa e a sbattere le orecchie. Magari era un segnale di benvenuto, ma nel dubbio ho battuto in ritirata. Sono tornato indietro di un centinaio di metri, nascosto alla sua vista, e ho aspettato dieci minuti. Quando sono tornato, accidenti, era ancora lì, a guardarmi e a fare gesti con le orecchie. Ho allora deciso di sbloccare la situazione, anche perché non avevo tragitti alternativi. Mi sono mosso a passo deciso sul sentiero, facendo finta di non vederlo, anzi, ignorandolo completamente. In cuor mio mi vedevo già gonfio di botte e / o sventrato, ma è andata bene, quando sono arrivato ai 3 metri di distanza, si è girato e con due balzi enormi è sparito. I canguri sembrano creature pacifiche e socievoli, ma posso assicurare che questo faceva decisamente paura: torreggiante, arti muscolosi, artigli affilati e… orecchie sbattute!

Breve nota sul cibo. Due barrette energetiche e un po' d'acqua NON sono sufficienti come colazione. Arrivo sempre a ora di pranzo senza energie. Da ricordare per il futuro.

 

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